La puntura di zanzara è un fenomeno che dipende da diversi fattori, tra cui la composizione chimica della pelle, il livello di anidride carbonica emessa durante la respirazione e la temperatura corporea. Alcune sostanze prodotte naturalmente dal corpo, come l’acido lattico e alcuni composti volatili, possono attirare maggiormente tali insetti. Anche il gruppo sanguigno sembra influenzare la probabilità di essere punti, con alcune ricerche che indicano una maggiore attrazione verso determinati tipi.
Come ridurre il rischio di punture
Esistono accorgimenti pratici per limitare le punture di zanzare. Indossare abiti chiari e coprenti, soprattutto nelle ore serali, può ridurre l’esposizione della pelle. L’utilizzo di repellenti cutanei, preferibilmente a base di principi attivi come il Deet o l’icaridina, danno protezione efficace, sebbene siano prodotti che hanno delle controindicazioni essendo la natura di origine chimica. È importante applicare i repellenti seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, per la sicurezza e per garantire la massima efficacia. L’ambiente in cui ci si trova può essere reso meno favorevole alle zanzare evitando ristagni d’acqua e usando zanzariere.
Soluzioni per alleviare il fastidio delle punture
Nel caso in cui una puntura si verifichi, è possibile intervenire per ridurre prurito e gonfiore. Prodotti a base di ammoniaca o antistaminici topici possono fornire un sollievo immediato. Anche il freddo, applicato con ghiaccio avvolto in un panno, può attenuare l’infiammazione. Se la reazione cutanea è particolarmente intensa o persistente, è consigliabile consultare un farmacista o un medico per valutare soluzioni più specifiche. I consigli forniti dai farmacisti non sostituiscono il parere del medico curante. In caso di sintomi persistenti o reazioni anomale, è necessario rivolgersi a un professionista sanitario.